
Acidi della frutta nella tua skincare
L’inquinamento atmosferico influisce negativamente sulla nostra pelle, soprattutto su quella del viso. I danni non derivano solo dallo smog, ma anche dallo stress ossidativo, dai raggi UV e dalla “luce blu” emessa dai dispositivi elettronici.
Costantemente esposta a questi fattori inquinanti, la pelle tende a diventare grigia, opaca e priva di luminosità. Questo fenomeno è causato da una ridotta ossigenazione, che conferisce al viso un aspetto stanco e privo di energia.

Cosa sono gli acidi della frutta?
Gli acidi della frutta sono un antichissimo rimedio di bellezza naturale. Si suddividono in due categorie principali:
- Alfa-idrossiacidi (AHA)
- Beta-idrossiacidi (BHA)
Gli alfa-idrossiacidi, solubili in acqua e spesso derivati dalla frutta, agiscono principalmente sullo strato superficiale della pelle. Tra questi rientrano l’acido mandelico, malico, glicolico, citrico e tartarico.
I beta-idrossiacidi, al contrario, sono solubili in olio e possono penetrare più a fondo nella pelle, rimuovendo le cellule morte che ostruiscono i pori. Il più noto e utilizzato tra questi è l’acido salicilico, presente nella corteccia del salice.
Come utilizzarli
L’esfoliazione con acidi deve essere eseguita con attenzione per evitare macchie e irritazioni.
L’acido salicilico, per esempio, a concentrazioni pari o inferiori al 2%, non aumenta la sensibilità della pelle al sole. Diversamente, l’acido glicolico è fotosensibilizzante e quindi sconsigliato durante l’estate. L’acido mandelico, invece, è adatto anche nei mesi estivi poiché esfolia delicatamente ed è indicato per le pelli sensibili.
È fondamentale applicare una protezione solare con un SPF di almeno 30 durante tutto l’anno. La protezione solare deve essere l’ultimo passaggio della routine mattutina, applicata su un viso ben deterso e dopo la crema abituale.