La storia continua a insegnarci che non esistono professioni per soli uomini e l’Apple Academy lo ha confermato ancora una volta. Si è infatti concluso il primo corso del prestigioso brand con 100 diplomati giovani e con un buon numero di rappresentanti femminili!
L‘università Federico II è una delle più antiche d’Europa e per uno splendido contrappasso non poteva che ospitare uno dei corsi più moderni e tecnologicamente avanzati della società odierna: App Developer, ovvero i programmatori che con le loro idee cambiano il linguaggio e la comunicazione informatica. Luogo prescelto è Napoli, che apre le porte alla Apple Academy fiera di proporre i suoi figli migliori. Ragazzi e ragazze con un profilo in comune, solitamente diplomati o laureati in materie scientifiche e con un grande talento. Questi ragazzi hanno deciso di non essere gli ennesimi geni in fuga dal proprio Paese ma di restare e formarsi nella loro terra, speranzosi di poter trovare un impiego nel settore che si sono scelti. Uno sforzo che trova riscontro in quanto, secondo il fondatore di Keylon, Gaetano Cafiero, le imprese hanno intenzione di assumere 100 diplomati alla Ios Academy entro i prossimi due anni (parliamo di Dedagroup, Intesa San Paolo, Tecno, ecc) e tra questi colloqui figureranno molti dei diplomati di Napoli. Intanto il corso ha altri 100 futuri diplomati a settembre e sono in corso le selezioni per altri 400 posti. Le richieste fioccano da tutta Europa, segno dell’importanza del corso e delle concrete possibilità derivanti da esso. Il diploma della Apple Academy può essere sia un punto di arrivo (per chi ha già concluso il proprio percorso di studi), un trampolino di lancio per studi futuri o un’importante voce nel proprio curriculum.
Molte sono le App proposte dai 100 diplomati, da quelle per spingere al movimento e combattere la vita sedentaria, passando per quelle d’aiuto per gli studenti troppo impegnati, fino alle App per persone con problemi all’udito. E per tutte le start up ci sarà un incubatore gemellato con Città della Scienza, Campania NewSteel, e una serie di fondi regionali. La Campania ha infatti stanziato 60 milioni di euro per le nuove idee e un incentivo di ben 65% della quota di investimento per spingere le aziende a patrocinare un’ idea meritevole e renderla disponibile al mercato. Quella che vediamo è quindi una Napoli diversa da come la descrivono i giornali, interessata ai suoi giovani e al loro futuro. Una Napoli che li forma e dona concrete possibilità professionali ai suoi studenti.
Un futuro da programmatori, uomini o donne che siano.
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