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Casa di Monet a Giverny, uno spettacolo imperdibile

Basta entrare nella casa di Monet a Giverny per vivere in un suo quadro. Questo spettacolo è aperto al pubblico ed è una tappa immancabile di un viaggio in Francia.

Come raggiungere la casa di Monet a Giverny

Parigi è una delle città più belle del mondo ed è consigliabile visitarla almeno una volta nella vita, senza dimenticare di fare una capatina anche nei dintorni. Lontano dal caos cittadino e dalla folla di turisti, Giverny è talmente piccola che impiegherete poche ore per vederla. Qui c’è la famosa casa di Monet, il pittore impressionista che ha scelto la cittadina per trascorrere gli ultimi anni della sua vita.

Giverny si trova a 45 minuti da Parigi, ben collegata sia con i mezzi pubblici che con l’autostrada così da facilitarne il raggiungimento in ogni caso. La casa di Monet a Giverny è aperta dal 24 marzo al 1 novembre ed è visionabile dalle 9.30 alle 18.00. Il costo del biglietto è di 9,50 euro mentre quello ridotto è di 5,50 euro. Non c’è un periodo migliore per visitarla perché in ogni mese si ha una fioritura diversa del giardino, una vasta area ricca di colori e profumi in cui il pittore sedeva spesso per dipingere.

Visitare la casa è un modo per conoscere l’arte di Monet in maniera approfondita, qui potrete respirare la sua stessa aria, ammirare lo studio e le stanze in cui viveva, tutte incredibili e dotate di un gusto personale. Il consiglio è ritagliarsi una mattina o un pomeriggio per andare a Giverny, un paesino piccolissimo che conta 500 anime, e affittare una bici per pedalare per il posto prima di visitare la casa.

Com’è la casa all’interno?

Il perno centrale della casa di Monet a Giverny è sicuramente il Giardino dei Fiori che si trova all’ingresso, pieno di fiori colorati di diverso genere che ricreano la stessa atmosfera dei dipinti impressionisti. Il pittore aveva creato un angolo acquatico che ricorda molto i giardini giapponesi, con un ruscello e una serie di piccoli ponti. Ed effettivamente Claude Monet era un grande appassionato di arte giapponese, diverse stampe sono appese ai muri della sala da pranzo, quest’ultima spicca per pareti e mobili gialli che contrastano con il pavimento a scacchi rossi.

La cucina invece gioca con i toni del blu e del bianco, tutta decorata con piastrelle di ceramica e una serie di utensili di rame antichi che ricreano un amabile contrasto. La casa ospita anche le camere da letto e lo studio privato dove il pittore riponeva tutti i suoi dipinti e gli utensili del lavoro. La casa-museo è quindi un’incredibile tavolozza dei colori che ben riflette il carattere e la personalità dell’artista.

F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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