Chiara Ferragni a Sanremo: il significato dietro all’abito “nudo”
Tutti i look di Chiara Ferragni a Sanremo e il loro significato
Per questa nuova edizione del Festival di Sanremo, Amadeus ha fortemente voluto accanto a sè Chiara Ferragni. L’influencer è stata co-conduttrice della prima e dell’ultima puntata della kermesse. Per questa sua nuova avventura, Chiara ha deciso di affidarsi a due Maison di moda che le sono particolarmente care, ovvero Schiapparelli e Dior. Gli abiti indossati, però, non era solo semplici creazioni di alta moda, ma dei veri e propri manifesti che le hanno permesso di lanciare dei messaggi su temi a lei molto cari. Ecco quali sono stati i look che hanno fatto più discutere.
1. L’abito manifesto
Il primo abito è stato così definito perché caratterizzato da una stola bianca su cui era impresso un messaggio molto chiaro: Pensati Libera. La scritta in maiuscolo, nero su bianco, è una citazione ad un’opera di Claire Fontaine e ha lo scopo di ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo imposto dalla società. Chiara ha, quindi, voluto invitare le donne a non sentirsi obbligate ad accettare un ruolo che è stato stabilito dal patriarcato. Per quanto riguarda il resto del look, si trattava di un abito smanicato di colore nero, voluminoso.
2. L’abito nudo
Il secondo abito è sicuramente quello che ha fatto più discutere: quando è scesa dalle scale, Chiara era completamente nuda, o almeno così sembrava. In realtà si trattava di un abito disegnato seguendo le forme del suo corpo, quindi un’illusione di nudità. Chiara ha sempre avuto paure e dubbi sul suo corpo, ma adesso ha voluto indossare questo vestito perché il corpo di una donna non deve mai essere causa di odio o di vergona.
3. L’abito gabbia
Per concludere la prima serata del Festival, Chiara ha indossato il cosiddetto abito gabbia, lo stesso con cui ha posato anche la piccola Vittoria. Si tratta di un abito, firmato Dior, composto da una tuta in jersay, arricchita di strass e intrappolata in una gonna di tulle che si ispira ad un’opera di Jana Sterbak. Il messaggio di quest’abito era molto forte, ovvero quello di liberare le nuove generazioni dagli stereotipi nei quali spesso le donne si sentono chiuse in gabbia.