
Cibo ed età: il rapporto che cambia con il tempo
Forse Shakespeare non aveva torto: è probabile, come diceva, che ci sia una certa correlazione tra cibo ed età. Perché se è vero che il corpo cambia, è vero anche che col tempo il vostro rapporto con il cibo muta radicalmente evolvendosi di anno in anno.
Nessuno di voi mangia solo per soddisfare un’esigenza di tipo fisiologico. Spesso la fame è difatti dettata da fattori di tutt’altra natura: può insorgere in risposta a determinati stimoli ambientali, ad esempio, o può scaturire da un particolare stato mentale che provoca in voi stress e, quindi, un appetito sfrenato.
Quel che è certo, in ogni caso, è che in ogni fase della vita mangerete in modo diverso e per ragioni completamente differenti. Per citare di nuovo il Bardo, Shakespeare sosteneva che vi fossero sette età dell’uomo, ciascuna delle quali implica uno specifico rapporto con il cibo.
Capricci e paura da 0 a 10 anni
I neonati e i bambini non hanno un rapporto esattamente positivo con il cibo. Sembrano avere addirittura timore di certi cibi, così come si mostrano ritrosi nei confronti di altri. Un comportamento tuttavia normale, se si considera che la scoperta del cibo avviene progressivamente.
Fame da lupi da 10 a 20 anni
La pubertà, si sa, stravolge letteralmente l’organismo. Gli ormoni si risvegliano e la fame pure, al punto tale che spesso gli adolescenti hanno un appetito che sembra impossibile soddisfare adeguatamente. L’ennesima prova che tra cibo ed età c’è un legame indissolubile.
Chili di troppo nella terza decade
La terza decade è quella che va dai 20 ai 30 anni, un decennio in cui di solito la vita cambia radicalmente. Spesso il matrimonio coincide con un ingrassamento più o meno significativo, causato dal fatto che si è cambiato stile di vita e che crescendo diventa man mano più difficile smaltire i chili di troppo.
Lo stress influenza la quarta decade
Nel range compreso tra i 30 e i 40 anni possono accadere due cose: la fame può aumentare oppure diminuire a seconda dei casi. Qualunque cosa accada la responsabilità è prevalentemente dello stress, a sua volta legato al lavoro o ad altre responsabilità con le quali si è chiamati a fare i conti.
Corpo in ribellione tra i 40 e i 50 anni
Nella quinta decade s’inizia ad accusare il colpo e il rapporto tra cibo ed età si complica. Non si è più ragazzini e il metabolismo funziona a rilento, ragion per cui si tende ad ingrassare facilmente e spesso non c’è dieta che possa risolvere il problema. Cambiare stile di vita diventa perciò fondamentale.
Variare è la parola d’ordine nella sesta decade
Cambiare il proprio stile di vita significa adattarlo alla propria età, perciò a ridosso dei 60 è importante capire che fare un po’ di attività fisica è indispensabile se si vuole tenere il peso sotto controllo e fare in modo che i muscoli non si rilassino troppo.
Dai 60 in poi si mangia sempre meno
Se gli anziani mangiano poco non è certo un caso. Il rapporto tra cibo ed età si è evoluto al punto tale che nell’ultima decade è normale che l’individuo abbia pochissimo appetito e nessuna voglia d’ingerire certi alimenti di cui, in passato, andava ghiotto.