Cicciobello morbillino, bella idea o banalizzazione?
L’infanzia è uno dei momenti cruciali della vita, laddove tutte le informazioni vengono incanalate dal bambino e serviranno per formare la loro personalità. Ecco perché bisognerebbe dare dei segnali positivi ma non è questo il caso.
Cicciobello Morbillino, la novità del mondo toys
La casa Giochi Preziosi ha da sempre proposto diverse varianti del Cicciobello, riuscendo ad accalappiarsi una buona fetta di mercato. L’ultima novità non è però così entusiasmante se si pensa all’ennesimo caso di morte neonatale per morbillo.
Cicciobello Morbillino ha le fattezze di un qualsiasi bambolotto: biondo platino, con gli occhi azzurri e cicciotto come un bimbo in salute deve essere. Peccato che si riempia di pallini rossi che solo una salviettina apposita può far scomparire.
Ebbene, il prodotto non è piaciuto e ha alzato parecchio polverone perché si riduce l’importanza di un argomento come quello dei vaccini e della malattia.
Il morbillo non è un gioco e i bambini non devono associare la patologia con qualcosa di semplice e di breve durata, senza contare che un Cicciobello Morbillino è un Cicciobello non vaccinato o che subisce le conseguenze dei genitori antivaccinisti.
Potrebbe sembrare forse una simbologia troppo pesante per quello che dovrebbe essere solo un passatempo ludico ma l’impressione stampata nelle menti dei bambini è proprio questa: giocare con la malattia piuttosto che educare alla prevenzione.
Le opinioni dei medici
Non sono mancati i tweet al vetriolo di diversi esponenti del settore. Roberto Burioni è un virologo che non ha utilizzato mezzi termini per andare dritto al centro, scrivendo di aspettare altre versioni di Cicciobello con la meningite o con il tumore, sottolineando l’eccessiva banalizzazione del fenomeno e la mancanza di rispetto verso tutti i malati.
Il medico Salvo Di Grazia è ancora più crudo, parlando di un bambolotto a rischio di un’encefalite virale. Il fondatore della Giochi Preziosi si è risentito di queste accuse, affermando che quelle di Burioni sono tutte stupidaggini.
Anche la famosa pagina informatica IoVaccino ha preso le difese di Cicciobello Morbillino, asserendo appunto che il nome “Morbillino” dà un’idea ben diversa dal morbillo vero e proprio e che quelle macchie cutanee non sono altro che il rush post-vaccino, un evento che compare nel 5% dei vaccinati.
Che sia un escamotage per placare gli animi? Che si sia contrari o favorevoli, Cicciobello Morbillino ne ha guadagnato pubblicità inaspettata. Il proposito è che i genitori regalino la bambola e avvertano i loro bambini dei pericoli della malattia, stando attenti a non semplificare l’argomento.