Ultima modifica 22/07/2024 03:10:24

Come funziona l’autoabbronzante e quanto dura davvero?

Con l’arrivo dell’estate, la voglia di sfoggiare un colorito dorato aumenta esponenzialmente. Desideriamo una tintarella che richiami il mare e le vacanze, anche se queste sono ancora lontane. Quando il sole è ancora un miraggio, l’autoabbronzante diventa la soluzione ideale.

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L’autoabbronzante è un prodotto di bellezza creato per donare alla pelle un colore simile a quello dell’abbronzatura, in modo rapido e sicuro. Ma siamo davvero sicuri di conoscere tutto su come funziona, come agisce e quanto dura? Ecco una guida per utilizzare l’autoabbronzante al meglio, sfatando anche alcuni miti sull’abbronzatura.

Cos’è l’autoabbronzante?

Innanzitutto, bisogna chiarire che l’autoabbronzante non è un cosmetico miracoloso che permette di ottenere una tintarella perfetta senza alcuno sforzo. L’autoabbronzante non influisce sulla produzione di melanina; l’effetto abbronzato che dona alla pelle non dipende dal sole.

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L’obiettivo principale dell’autoabbronzante è colorare la pelle in modo simile a un’esposizione al sole, ma senza dover effettivamente esporsi ai raggi solari.

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Come funziona l’autoabbronzante?

Il dihydroxyacetone (DHA), derivato dalla canna da zucchero, è l’ingrediente chiave. Quando il DHA entra in contatto con la pelle, si lega alla cheratina presente sulla superficie cutanea, provocando una reazione chimica che cambia il colore dell’epidermide senza danneggiarla.

Questo cambiamento avviene solo nello strato corneo, il più superficiale della pelle. Per questo motivo, l’effetto dell’autoabbronzante è immediato ma può svanire rapidamente.

Quanto dura l’effetto dell’autoabbronzante?

L’autoabbronzante ha una durata limitata, variando dai tre ai dieci giorni, a seconda del ricambio cellulare naturale.

In alcuni casi (10-15% della popolazione), la pelle potrebbe non reagire al DHA a causa della mancanza di specifiche proteine e amminoacidi, rendendo l’autoabbronzante inefficace.

Controindicazioni nell’uso dell’autoabbronzante

L’autoabbronzante non è consigliato per chi ha:

  • Vitiligine
  • Macchie scure sulla pelle
  • Reazioni cutanee
  • Pelle acneica

In questi casi, è meglio consultare un medico o dermatologo prima di usare l’autoabbronzante.

Tipologie di autoabbronzanti

Esistono varie formulazioni di autoabbronzanti per diverse tipologie di pelle:

  • Crema: ideale per la pelle secca, idrata e colora.
  • Gocce: facili da dosare, da mischiare alla crema idratante o alla protezione solare.
  • Gel: adatto a pelli non grasse, si assorbe rapidamente.
  • Lozione: pratica e facile da applicare, offre un risultato tenue.
  • Spray: veloce e comodo, richiede abilità per un’applicazione uniforme.

Come si usa l’autoabbronzante?

Indipendentemente dalla formulazione, l’autoabbronzante va applicato con movimenti circolari dal basso verso l’alto per garantire uniformità. Non vestirsi subito dopo l’applicazione per evitare macchie sui vestiti.

Particolare attenzione va prestata a zone come naso, attaccatura dei capelli, sopracciglia, ginocchia e gomiti.

Preparare la pelle

Per una resa ottimale, è fondamentale preparare la pelle:

  • Esfoliare la pelle
  • Depilarsi almeno un giorno prima
  • Idratare accuratamente

Rimuovere l’autoabbronzante

Per rimuovere l’autoabbronzante, utilizza uno scrub per esfoliare la pelle e eliminare le cellule morte. Per il viso, l’acqua micellare è efficace. Le salviettine struccanti possono correggere applicazioni errate se l’autoabbronzante è ancora fresco.

Autoabbronzante per il viso

Applicare l’autoabbronzante sul viso richiede delicatezza per evitare un effetto artificiale. Mischiarlo con la crema idratante può garantire una stesura precisa. Una tecnica popolare è il contouring con autoabbronzante, applicandolo strategicamente per un effetto naturale.

Seguendo questi consigli, puoi ottenere una tintarella perfetta e sicura, anche senza sole.

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