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Digiuno intermittente: quali sono tutti i vantaggi?

Come funziona il digiuno intermittente?

Il digiuno intermittente è una dieta che alterna fasi di digiuno che durano dalle 16 alle 36 ore a fasi di alimentazione. Sempre più esperti sottolineano che il digiuno intermittente offre molti benefici all’organismo. Questi sono i principali.

1- Rinnovazione cellulare

I ricercatori dell’Università della California del Sud hanno scoperto che durante un periodo di digiuno prolungato i globuli bianchi diminuiscono, ma quando si torna a mangiare il loro numero aumenta di nuovo. Secondo i ricercatori, durante il digiuno intermittente il corpo elimina le cellule immunitarie vecchie e danneggiate e le sostituisce con nuove cellule.

2- Riduce l’invecchiamento

Il ciclo del digiuno intermittente favorisce un rigeneramento attraverso un gene che controlla l’enzima PKA. Durante il digiuno il PKA è ridotto e comincia il processo di rigenerazione che mette in moto le cellule staminali. Gli scienziati ritengono che queste scoperte abbiano implicazioni sull’invecchiamento.

3- Aiuta a perdere peso

Vari studi segnalano che il digiuno intermittente può contribuire ad aumentare i livelli di HGH del 1.300% nelle donne e del 2.000 negli uomini. L’HGH è un ormone bruciagrassi, che inevitabilmente conduce alla perdita di peso. Inoltre questo ormone rallenta il processo di invecchiamento.

4- Riduce il rischio di infarti e diabete

Il digiuno intermittente è considerato benefico per la salute perché ha un impatto diretto sulla sensibilità a insulina e leptina. Lo zucchero è un’importante fonte di energia, ma se è consumato in eccesso causa resistenza a queste due sostanze. Di fatto, il consumo eccessivo di sostanze zuccherine e carboidrati è una delle principali cause di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e cancro. Il digiuno intermittente, riducendo l’ingestione di zuccheri, aiuta a prevenire queste malattie.

5- Protegge il cervello

Il digiuno stimola la produzione di una proteina chiamata Brain Derived Neurotrophic Factor (BDNF), che stimola la produzione di nuove cellule cerebrali e di altri composti che creano reazioni chimiche che riducono il rischio di Parkison e Alzheimer. La ricerca suggerisce che il digiuno intermittente può potenziare il BDNF dal 50 to 400 % e quindi migliore la vita del cervello.

 

F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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