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Essere multitasking per una donna è fondamentale! Ma come faccio a fare tutto?

Ogni compito quotidiano, che sia al lavoro o in famiglia, richiede la massima attenzione, ma le distrazioni sono costanti e la gestione dei tempi e delle priorità non è sempre di facile attuazione. Tuttavia, parlare di multitasking efficace è una specie di ossimoro, in quanto il cervello umano non funziona davvero in questa modalità. Sarebbe più corretto parlare di condivisione del tempo: il cervello può solo pensare attivamente ad una attività alla volta, per cui si concentra su un compito; poi un altro prende il suo posto, proprio come i vacanzieri che occupano una multiproprietà.

Lo spostamento da un compito all’altro è così veloce che non ci si accorge nemmeno che si sta facendo una sola cosa per volta. Sembra di essere multitasking, ma in realtà si sta solo condividendo il medesimo tempo. In ogni caso, a prescindere dalle parole utilizzate, è necessario aiutare il cervello a gestire tutti gli stimoli che provengono rapidamente da più fronti. Per essere quanto più reattiva, una donna può provare tre tecniche. La prima è quella che prevede di lavorare contemporaneamente a compiti correlati. Quando si lavora su una mansione il cervello attiva tutti i circuiti e i neuroni relativi a tale dovere.

Quando si passa a una nuova attività, poi, il cervello deve necessariamente adeguarsi. Il cambiamento avviene rapidamente, ma richiede uno sforzo a livello di memoria, attenzione e produttività. Più volte si cambia obiettivo, più volte si deve cambiare lo stato del cervello; a lungo termine, si tratta di una notevole perdita di tempo. Se è necessario essere multitasking, occorre quindi ridurre al minimo lo sforzo di commutazione associando quanto più possibile le attività correlate. Più sono simili, più sarà facile muoversi fluidamente tra loro. Una seconda tecnica consiste nel predisporre una rigorosa lista di cose da fare.

Tale elenco deve essere sempre ben visibile e riportare chiaramente le priorità. Ci si può aiutare con i codice colore o con il grassetto per evidenziare le attività più importanti e occorre necessariamente assicurarsi di avere abbastanza tempo per affrontarli al meglio. Un’ultima tecnica prevede di utilizzare i tempi di inattività per esaminare e consolidare le informazioni. Uno dei pericoli del multitasking è che, muovendosi nella sfera della memoria, possa interferire con il processo di acquisizione di informazioni. È, quindi, consigliabile prendersi del tempo per ritornare con la mente su una mansione specifica al fine di solidificarla nella memoria, analizzare tutti i pro e i contro e comprendere gli eventuali errori commessi.

F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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