Ultima modifica 05/06/2023 11:07:00

7 Canzoni di Francesco De Gregori che conosciamo a memoria

Il 4 aprile è stato il compleanno del grande Francesco De Gregori, uno dei cantautori che hanno segnato indelebilmente la storia della musica italiana. Quali sono le sue canzoni più conosciute?

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Rimmel

Questo brano è stato decisivo per la sua consacrazione nel 1975, tra le sue strofe viene trattata la storia di un addio. “Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo, e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro”, cantava mestamente e lasciando che le sue parole scrivessero le vicende di tutti noi.

Chi non si è mai ritrovato nel bel mezzo di una rottura, fatta di ricordi e un futuro nuovo da scrivere? Con quella rabbia silente di chi non vuole urlare ma si ritrova a fare i conti con il cinismo e il disprezzo momentaneo. De Gregori ne ha fatto un testo supremo, in maniera elegante e raffinata.

La donna cannone

La donna cannone uscì nel 1978, rivelandosi da subito un grande successo. Il testo romantico e la melodia sognante sono ancora attuali. “E con le mani amore, con le mani ti prenderò e senza dire parole nel mio cuore ti porterò”, milioni di ragazzi hanno dedicato queste parole alle loro amate e quanti altri lo faranno ancora.

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Buonanotte Fiorellino

Datato 1975, questo brano rientra nella lista delle canzoni italiane più romantiche. Complice un testo sentimentale e mai banale, è uno di quei brani che farà da colonna sonora a qualsiasi generazione.

La storia siamo noi

Brano del 1985, più che un testo è un documento scritto, una dichiarazione che dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole. Le sue parole sono forti, vere e riescono a entrare nella mente dell’ascoltatore in maniera cruda e potente. Uno dei testi più belli della storia italiana.

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Generale

“Generale dietro la collina ci sta la notte cruccia e assassina”, quante generazioni hanno intonato questa strofa. Il brano del 1978 è scritto in seguito all’esperienza militare di Francesco De Gregori che respirò l’aria sanguinaria della guerra.

Siamo in pieni anni ’70 e i movimenti pacifisti si moltiplicano ma il cantante scriverà questa canzone contro la guerra non per raccogliere consensi positivi ma semplicemente per esperienza di vita.

Titanic

Questa canzone è del 1982 e fa parte dell’omonimo album. Il testo ha una vena sarcastica molto divertente al primo ascolto ma che diventa quasi inquietante quando si prende coscienza del cinismo intriso nelle sue parole.

Francesco De Gregori ha l’immensa bravura di giocare con le parole come pochi altri sanno fare.

Alice

“Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole” è la prima strofa di Alice, pezzo del 1973. Una canzone fresca ma dal testo originale, per anni i fan si sono chiesti cosa significasse veramente.

Alice non è altro che una ragazza ingenua, che guarda alla vita con solarità nonostante attorno a lei succedano eventi negativi. In Alice convivono pessimismo e ottimismo, in una dualità affascinante e realistica.

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