Hai tradito e non sai che fare? Ormai non è più una colpa, ecco perché
Hai tradito e non sai che fare? Colpa del fascino del proibito
Quando si parla di tradimenti ognuno sembra voler dire la propria sull’argomento. C’è chi asserisce di essere completamente immune al tradimento e, pertanto, non lo metterebbe mai in pratica e chi ritiene del tutto innocue le conseguenze di una fugace scappatella. Eppure, talvolta i sensi di colpa diventano inevitabili. Ci si sente a disagio per aver infranto il sacro vincolo matrimoniale, per aver contribuito a minare le fondamenta di un ménage consolidato o, ancora, per aver assecondato il cuore e la passione mentre il cervello e la razionalità spingevano in direzione contraria. Se hai tradito e non sai che fare a tuo favore ci sono degli studi clinici e psicoterapici che assolvono i traditori dalle loro eventuali colpe giacché una semplice scappatella risulta anche ben vista a livello sociale e, quindi, perfettamente scusabile e tollerabile.
Alla base del tradimento: divertimento o insoddisfazione?
Ma se la società moderna non si scandalizza più per un tradimento, il problema è molto più profondo. Bisognerebbe cercare di capire cosa spinga un uomo e una donna a tradire con tanta facilità, giacché secondo uno studio influente, l’Italia è considerata la patria europea dei tradimenti. Se l’insoddisfazione resta uno dei motivi alla base della voglia di tradire, il tradimento per puro piacere non è certo da sottovalutare. Ciò che è cambiato nel corso degli anni è proprio il concetto di fedeltà: si tradisce con il corpo e la mente, ma anche scambiandosi messaggi e fotografie sui social o chattando con sconosciuti incontrati in chat. A questo punto il senso di colpa si affievolisce fino a venir meno quasi del tutto. Questa nuova libertà, morale e sessuale sebbene sia più al passo con i tempi che corrono, non tiene conto delle probabili conseguenze negative che un tradimento possa avere sull’altro partner.
Addio sensi di colpa
Come ben spiega la dottoressa Rita D’amico, “psicoterapeuta e ricercatrice presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR”, gli uomini e le donne che si lasciano tentare da un’avventura extraconiugale, sono sempre meno inclini a provare rimorsi o sensi di colpa. I tradimenti sono connaturati alla coppia proprio come se ne fossero una parte fondamentale. L’impulso a tradire, se per qualcuno resta latente per tutta la vita, per altri diventa quasi un bisogno fisiologico e impellente che andrebbe assecondato nel modo più libero possibile. Ed è proprio per questo motivo che i traditori non si sentono più colpa: hanno solo scoperto un altro lato della propria personalità.