Inviptus

Se leggi la composizione dei tuoi cosmetici, troverai ingredienti che ti aspettavi, come acqua, glicerina o acido ialuronico. Fin qui, tutto bene. Ma da alcuni secoli i cosmetici includono anche ingredienti non tanto “neutrali” o desiderabili, che possono risultare tra il sorprendente e lo schifoso. Di certo ne avrai sentiti alcuni, come il veleno di serpente o di ape o la bava di lumaca, ma ti garantiamo che non sono neppure i peggiori. Scopri i cosmetici che presentano gli ingredienti più schifosi.

1- Shampoo con placenta: approdò alcuni anni fa in paesi come il Regno Unito, poiché alla placenta (in genere di pecora o di mucca) si attribuiscono molte proprietà rigeneranti e antietà. Si racconta che Maria Antonietta beveva frullati di placenta per mantenere la pelle giovane e fresca.

2- Crema con sperma di balena: lo sperma di balena è stato utilizzato tradizionalmente in cosmetica per le sue supposte proprietà rigeneranti e idratanti e viene ancora usato, anche se ci consola leggere l’aggettivo “artificiale” di seguito. Non è il caso della crema nella foto, in vendita in internet.

3- Make up con insetti: da sempre, i prodotti di make up hanno utilizzato ingredienti naturali per ottenere pigmenti di differenti colori. Ma a volte in modo eccessivo: fino ad alcuni anni fa (si fa ancora in alcune parti del mondo), il rosso si otteneva da una fonte tanto naturale che ha persino le zampe, il dactylopius coccus, il nome in latino di un insetto ripugnante, la cocciniglia. Per fortuna adesso no, ma prima era molto comune nei rossetti rossi.

4- Make up con squame di pesce: le brillanti squame di alcuni pesci sono state utilizzate per alcuni secoli per ottenere quell’effetto madreperlato e iridato tanto sofisticato; ma non ti preoccupare: oggi, almeno le marche più note, lo ottengono da altre materie prime, che di solito sono minerali, come le perle o la madreperla.

5- Siero con prepuzio di bebé: un paio di anni fa si svelò il segreto di bellezza della famosissima presentatrice americana Oprah Winfrey, che scatenò una tremenda polemica. Si trattava di un siero che lei chiamò la sua “fonte magica di giovinezza”, che conteneva, in teoria, prepuzio di bebé umano. Per fortuna, si trattò solo di un malinteso dei media: il siero non conteneva prepuzio di bebé, ma un principio attivo sviluppato a partire da (e non con, particolare importante), cellule del prepuzio. Anche così, l’idea non smette di essere ripugnante.