Ultima modifica 17/05/2024 02:32:16

Il metodo CWC per lavare capelli secchi e danneggiati

Lavare i capelli è un’azione che compiamo in modo automatico fin dall’infanzia, seguendo un rituale che solitamente prevede l’uso dello shampoo seguito dal balsamo, oppure l’applicazione della maschera prima del balsamo. Un’alternativa è il co-wash, che utilizza solo il balsamo per detergere i capelli, suscitando opinioni contrastanti sulla sua efficacia. Tuttavia, esiste una terza opzione che potrebbe migliorare l’efficacia del lavaggio e ridurre l’aggressività, particolarmente utile per chi ha capelli secchi, fragili o danneggiati. Questo è il metodo CWC, acronimo di conditioner, wash, conditioner, ovvero balsamo, shampoo e ancora balsamo.

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Il metodo CWC per lavare i capelli

Per prima cosa, si pettinano accuratamente i capelli con una spazzola e si bagnano abbondantemente come di consueto. Successivamente, si applica una piccola quantità di balsamo dalla metà della lunghezza fino alle punte. Questo serve a proteggere i capelli dalla disidratazione causata dallo shampoo, che dovrebbe essere applicato solo sul cuoio capelluto ma che inevitabilmente scivola anche sulle lunghezze durante il risciacquo. Incontrando il balsamo applicato in precedenza, il detergente non secca le punte, poiché il balsamo le protegge e viene poi eliminato dallo shampoo. Dopo aver lavato i capelli con lo shampoo, si applica una seconda dose di balsamo, questa volta più generosa, per nutrire e districare a fondo i capelli. È importante lasciare agire il balsamo per un paio di minuti. Prima di risciacquarlo, si pettinano i capelli con un pettine o una spazzola specifica per velocizzare lo styling e l’asciugatura, riducendo così l’esposizione al calore.

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