Ultima modifica 01/03/2024 11:25:28

Il progresso della sostenibilità nel mondo della moda

La crescente consapevolezza dell’urgente necessità di preservare il nostro pianeta ha posto la sostenibilità al centro dell’attenzione. L’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse naturali hanno evidenziato la fragile condizione del nostro ambiente.

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In questo contesto, l’industria della moda, tra le più dannose per l’ambiente, sta adottando misure per ridurre il proprio impatto ecologico lungo tutta la catena di produzione. Investimenti in ricerca e sviluppo e l’adozione di pratiche etiche sono parte degli sforzi per promuovere un’economia più sostenibile. Ma quale è lo stato attuale di questo impegno?

Première Vision, il rinomato evento internazionale dedicato al mondo della moda e del tessile, tenutosi a Parigi dall’6 all’8 febbraio, ha fornito una panoramica sulle iniziative del settore in ambito ambientale, mettendo in luce i progressi compiuti.

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Trasparenza

Il team di Première Vision ha sottolineato che l’industria della moda, spesso considerata poco trasparente, sta vivendo un’importante evoluzione verso una maggiore apertura.

Questa trasformazione è guidata dalle aspettative sempre più elevate dei consumatori e dalla necessità di conformarsi alle nuove regolamentazioni, come la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), recentemente introdotta in Europa. Questa normativa richiede alle aziende di condurre un’analisi dettagliata della propria catena di approvvigionamento per individuare, prevenire e mitigare rischi sociali ed ambientali.

Negli ultimi anni, sono stati sviluppati strumenti e indicatori che consentono di tracciare i materiali fin dalle prime fasi di produzione. Ad esempio, l’azienda portoghese di filati Inovafil ha aderito al programma di agricoltura rigenerativa Good Earth Cotton. Utilizzando tecnologie come i marcatori luminescenti Fibertrace® e la blockchain, questo programma raccoglie informazioni dettagliate in ogni fase della lavorazione.

Certificazioni

Mentre è incoraggiante osservare la crescente adozione di pratiche etiche nell’industria della moda, con un’attenzione sempre maggiore all’impatto ambientale, è diventato sempre più complicato distinguere i veri impegni sostenibili dal greenwashing superficiale.

Pertanto, le certificazioni di sostenibilità rilasciate da organizzazioni terze e indipendenti giocano un ruolo cruciale in questo contesto. Ad esempio, il Global Organic Textile Standard (GOTS) garantisce la provenienza biologica delle fibre tessili, mentre OEKO-TEX è una certificazione che attesta l’assenza di sostanze nocive nei tessuti e nei componenti tessili. Altrettanto importante è la certificazione Bluesign, che valuta l’intero ciclo di vita del prodotto, considerando criteri ambientali e sociali.

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