La cosiddetta pelle vegetale è un must delle passerelle 2018, scelta dalle migliori collezioni di moda come tessuto innovativo e sempre attuale.
Scoprite cosa si intende esattamente con questo termine.
Contrariamente a quello che si potrebbe capire solamente dalla parola, la pelle vegetale proviene sempre da un animale, cioè da un sottoprodotto dell’industria alimentare. È doveroso sottolineare che nessun essere vivente viene ucciso solo per ricavarne il pellame, ma si seguono rigorosamente i metodi di produzione bio-dinamica e di smaltimento ecologico. La produzione di pelle è strettamente correlata con l’industria alimentare.
La caratteristica peculiare di questa tipologia è la sua concia che avviene attraverso dei prodotti vegetali provenienti dalla natura, come ad esempio dei tannini, recuperati dalla betulla, dalla quercia o da alcune essenze di castagno. Questa lavorazione ha una storia antichissima, deriva dall’età della preistoria, quando l’uomo imparò che per utilizzare la pelle la doveva immergere in una particolare soluzione. In questo modo, il vello non era più putrescibile ma subiva un cambiamento, diventava resistente e durevole, poteva essere tessuto e diventare un oggetto con cui coprirsi e ripararsi dalle intemperie.
L’uomo primitivo scoprì questa soluzione speciale fatta di acqua, calce e tannini vegetali che è giunta fino a noi; oggi si è specializzata in due operazioni, la concia lenta in vasca e quella rapida in botte, entrambe con diversi accorgimenti. L’importanza della pelle vegetale è che è a basso impatto ambientale, cruelty-free verso l’animale e conciata con elementi naturali non inquinanti e poco costosi. I tannini di quercia, castagno, mimosa provengono da diverse parti del mondo, dalla Francia, dall’America Latina e dall’Italia Meridionale, a seconda del paesaggio naturale e della presenza di determinati alberi e conifere.
Se siete appassionati di pelle, avrete di sicuro visitato l’esposizione Lineapelle che si è tenuta a fine febbraio nei padiglioni di Rho Fieramilano.
È un tessuto versatile e sempre affascinante, sia per un abbigliamento femminile che più aggressivo. È intramontabile il giubbotto in pelle anni ’50, oppure il cappotto lungo fino ai piedi che ricorda il protagonista del film Matrix. Molte persone apprezzano la pelle vegetale declinata negli accessori, nelle borse e nei taccuini, oppure nelle scarpe allacciate come le Oxford shoe all’inglese, o nei mocassini di gusto italiano. Scegliere la versione in concia ecologica è un modo per vestirsi alla moda, con un occhio di riguardo eco-solidale verso la natura e l’ambiente circostante.
Spesso tendiamo a trascurare l'importanza di struccarsi correttamente, ma in realtà è un'abitudine essenziale da…
Per chi soffre di ipertensione, è fondamentale adottare abitudini sane e monitorare regolarmente i valori…
Dove va a finire l’amore? Bella domanda. Sparisce, come un profumo che svanisce nell’aria? O…
TikTok ha conquistato rapidamente i giovani, suscitando numerose preoccupazioni. Molti adolescenti trascorrono ore sull’app di…
Ode all'umile prezzemolo: 6 motivi per cui dovremmo considerarlo un superfood Spesso utilizzato come semplice…
Che cos’è il Reiki e come può migliorare il benessere psicofisico Il Reiki è una…