Ultima modifica 05/06/2023 10:50:38
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Vita e Carriera di Antonia Klugmann, il nuovo giudice di Masterchef

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Chi è Antonia Klugmann, il nuovo giudice di Masterchef

Antonia Klugmann arriva a Masterchef per sostituire Carlo Cracco e affiancare Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich nella rinomata trasmissione culinaria. Ciò che è subito saltato all’occhio di concorrenti e telespettatori è il suo carattere deciso e forte, nascosto dietro un sorriso armonioso.
Triestina di nascita, lo chef Klugmann gestisce il suo ristorante l’Argine a Vencò, in Dolegna del Collio, allontanandosi nettamente da tutte le tradizioni culinarie del luogo. Oltre a proporre cucina vegana e vegetariana di altissimo livello, Antonia Klugmann ha reso il suo ristorante incredibilmente originale facendolo costruire all’interno di un bosco. Inoltre, la sua cucina risulta ulteriormente innovativa grazie all’introduzione di erbe spontanee di montagna e fiori commestibili nei vari tipi di piatti proposti.

La vita di Antonia Klugmann

Antonia Klugmann sarebbe dovuta diventare un avvocato di successo, ma mentre studiava giurisprudenza a Milano iniziò ad essere attratta dalla cucina, rimanendo particolarmente affascinata dai corsi di Altopalato.
Quando è cominciato il cambio di rotta della sua carriera, Antonia ha avuto un incidente automobilistico che l’ha costretta a fermarsi per circa un anno. Questo anno di riabilitazione, però, è stato il punto di partenza della sua cucina innovativa e originale perché camminando nei boschi ha iniziato a conoscere le erbe spontanee di montagna e i fiori commestibili, inserendoli sapientemente nelle sue pietanze.
Inizialmente avviò la sua attività culinaria con la collaborazione del compagno aprendo l’Antico Foledor Conte Lovaria a Pavia di Udine, successivamente ha lavorato presso il Ridotto e poi il Venissa, per essere infine richiamata sulla montagna dove ha dato origine all’Argine.

I segreti della cucina Klugmann

Antonia Klugmann ha confessato che, oltre alla sua innata passione per la montagna, la scelta di aprire un ristorante dentro un bosco è nata anche dalla necessità di avere a portata di mano tutta una serie di ingredienti che in una metropoli sarebbe molto difficile reperire.
I fiori, le bacche e le erbe spontanee di cui si avvale nella sua cucina, infatti, sono direttamente raccolti da un terreno di proprietà, senza però tralasciare anche le zone nei pressi del fiume, i prati selvatici e il resto del bosco circostante.
La chiave di volta della cucina di Antonia, quindi, resta questa nota inusuale e mai sfruttata prima che l’ha resa celebre nella sua categoria.

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