Ultima modifica 05/06/2023 11:07:43
QuarterLife Crisis

Avete mai sentito parlare della QuarterLife Crisis? E non c’entra solo il lavoro!

Secondo una ricerca il 90% dei millennials soffre della “crisi dei 25 anni”; o quarterlife crisis. Il disagio si nutre dell‘ansia per il futuro e colpisce i giovani perché, dopo essere stati a lungo coccolati, si trovano a fronteggiare stress, delusioni e problemi di lavoro.

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La crisi dei 25 anni

Giovani, dinamici e colti, avrebbero tutte le carte in regola per godersi un’età spensierata e lavorare ad alti livelli, ma la dura realtà ha deciso per loro. Sono i millennials che oggi si trovano a fare i conti con una crisi esistenziale alla cui base c’è l’ansia per il futuro. I ragazzi nati dopo il 1980 sono disoccupati, precari e pieni di debiti, vittime della crisi dei 25 anni, chiamata “quarter-life crisis” (QLC). Tutt’altro che pochi o casi isolati, la loro quota è pari al 90% della generazione, secondo uno studio inglese condotto nel 2013 dalle Università di Londra e di Greenwich. Alle crisi che interessano adolescenti e persone di mezza età, ecco aggiungersene un’altra. Adesso ha persino un nome e viene descritta dagli esperti come un “intenso periodo di confusione e depressione”.

Le 4 fasi della QLC

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Gli studiosi distinguono 4 fasi della “quarter-life crisis”: nella prima ti senti prigioniero del lavoro o di una relazione; nella seconda diventi più consapevole e fiducioso nel cambiamento provi a staccarti; nella terza ricostruisci te stesso sulla base di nuove aspirazioni; nell’ultima consolidi gli impegni per realizzarti. Molti vedono nella crisi un’occasione per crescere e migliorare la propria vita. Non è un caso il successo ottenuto dal podcast “Unconventional Life”, sul canale di Forbes dedicato agli under 30, che insegna agli imprenditori i trucchi per reinventarsi. Secondo Scott Stossel, autore del libro “My Age of Anxiety”, ogni generazione si ritiene la più ansiosa, mentre nel mondo tante persone di successo hanno attraversato profonde crisi quando erano ragazzi, incluso Steve Jobs.

Niente di nuovo sotto il sole

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La “crisi dei 25 anni” è stata a lungo snobbata dalla scienza, ma non è una novità. Già nel 2006 il giornalista Damian Barr segnalò che molti 25enni stavano attraversando una crisi simile a quella di mezza età pubblicando il saggio “Get it Together: A Guide to Surviving Your Quarterlife Crisis”. Nel 2011 seguirono i primi studi empirici. Il sondaggio del sito inglese di annunci Gumtree fece emergere che ben l’86% dei ventenni era vittima di stress, soprattutto per problemi finanziari (40%) e per le pressioni a sposarsi (32%); diversi volevano emigrare (6%), ancora di più cambiare del tutto lavoro (21%).
La QLC dura circa 2 anni e colpisce i ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30. Questi soffrono più di altri perché prima sono stati a lungo “coccolati” e rassicurati dai genitori e dalle società, mentre una volta entrati nel mondo del lavoro si ritrovano a fare i conti con aspettative deluse, recessioni e terrorismo.

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