Picco di Felicità: a 20 anni il TOP, a 40 si tocca il fondo
Che da ventenni si sia più felici e spensierati è un dato di fatto, ma ora uno studio lo conferma: a 20 anni si ha un vero e proprio picco di felicità, mentre a 40 si registra il punto più basso.
L’importanza di essere felici
Il raggiungimento della felicità rappresenta il massimo traguardo per ciascuno di noi tanto che l’ONU nel 2014 ha istituito la “Giornata Internazionale della Felicità”, che si celebra ogni anno il 20 marzo . La contentezza, la positività e la speranza rendono la vita piacevole e secondo alcuni studi chi è felice gode anche di maggior salute e ottiene risultati migliori da un punto di vista professionale. Quello che è stato recentemente scoperto, però, è che nel corso della vita il benessere emotivo segue un andamento a U: il picco di felicità più alto si registra a 20 anni, scende a 40 per poi risalire a tornare ai massimi livelli a 70. Questi sono i risultati della ricerca effettuata dal sito CougarItalia.com e di uno studio effettuato dai ricercatori dell’Università di Melbourne.
Dal picco di felicità al declino
A 20 anni si è nel pieno delle energie, ci si guarda intorno in maniera positiva e con tante aspettative verso il futuro. Dopo questo picco di felicità, però, verso i 35 anni l’entusiasmo inizia gradualmente a scendere, si acquisisce maggiore consapevolezza della vita, spesso si è stressati e sopraffatti dai doveri quotidiani, qualcuno inizia a sentire eccessivamente il peso delle responsabilità e la percezione di benessere scende progressivamente arrivando a toccare il fondo al raggiungimento dei 40 anni. In questa fase della vita si verifica una vera e propria crisi di mezza età, dato che si tirano un po’ le somme di quello che è stato il proprio percorso fino a quel momento. Ecco, quindi, che ci si potrà accorgere che non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, ci saranno sicuramente state delle delusioni (da quelle amorose a quelle lavorative) e ci si rende conto che ormai alcune opportunità non potranno più essere sfruttate.
La risalita
Quando la visione della vita sembra tutta nera, ecco però che verso i 42 anni inizia una risalita. Alla luce delle sconfitte e delusioni che la vita ha portato, si riesce finalmente a guardare verso il futuro con realismo, consapevolezza e coraggio. Ci si libera dei pregiudizi e si comincia ad apprezzare nuovamente la vita ma con una maggiore maturità rispetto alla giovinezza, quando si è più incoscienti ma sotto certi aspetti anche frenati. Secondo la ricerca di CougarItalia.com, infatti, le donne sopra i 42 anni sanno quello che vogliono in diversi ambiti della vita e hanno imparato come ottenerlo, dimostrandosi molto più sicure e determinate degli uomini.