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Prosciutto cotto o fesa di tacchino quindi?

Esiste una differenza calorica sostanziale tra il prosciutto cotto e la fesa di tacchino? A prima vista sembrerebbe di no. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti, negli ultimi 20 anni è diminuita sostanzialmente la quantità di calorie in tutte le carni conservate, e allo stesso tempo sono aumentate le vitamine.

Nonostante ciò, si può osservare una minima differenza. In teoria 100 grammi di prosciutto cotto contengono 138 calorie, 16 grammi di proteine e 677 milligrammi di sodio. Nella stessa quantità di fesa di tacchino si trovano 98 calorie, 17 grammi di proteine e 980 milligrammi di sodio. La fesa di tacchino viene salata, aromatizzata e cotta fino ad otto ore prima di essere affumicata o caramellata.

In teoria, il tacchino batte il prosciutto rispetto alle calorie. Però ogni prodotto è differente e conviene leggere sempre l’etichetta degli ingredienti utilizzati. Durante la manipolazione industriale del tacchino, per esempio, si aggiungono ingredienti come l’acqua, il latte o la soia, che possono andare a cambiare le sue caratteristiche nutritive.

Ci sono casi in cui la confezione di tacchino contiene solo il 65% di carne, a volte perfino meno del 50%. Il resto degli ingredienti sono sostanze nocive o caloriche come lo zucchero, l’amido o la fecola di patate. In definitiva, un prosciutto cotto di qualità, con poco sale e senza aggiunta di zuccheri, può risultare meno calorico che una fesa di tacchino troppo lavorata a livello industriale.

Non va dimenticato che i salumi contengono una grande quantità di sale, che favorisce la ritenzione idrica e la cellulite. È questa una delle ragioni per cui è più indicato consumare affettati più magri e ingerirli saltuariamente.