Ultima modifica 05/06/2023 10:48:45
Sylvia_Plath

Sylvia Plath, conosciamo la poetessa icona del XX secolo

La poetessa icona del XX secolo, Sylvia Plath, continua ad ispirare: solo negli ultimi mesi sono usciti ben due romanzi che ricalcano le vicende che hanno caratterizzato la sua vita.

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I suoi versi poetici sono oggi i più condivisi sui social e non solo, anche in una puntata della serie tv The Simpsons, Lisa Simpons cita un suo famoso libro, La campana di vetro. Vi sarà sicuramente capitato di dedicare qualche sua poesia al vostro fidanzato, ma chi era Sylvia Plath?
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Chi era Sylvia Plath
Solo pochi giorni fa, la poetessa avrebbe compiuto 87 anni e proprio in quest’occasione Google, ha dedicato un doodle in sua memoria. Purtroppo, la sua fama è stata riconosciuta solo dopo la sua morte, avvenuta a soli 30 anni per un suicidio, e nel 1982 vinse anche il premio Pulitzer postumo per Tutte le sue poesie, una raccolta di tutte le sue opere poetiche. Sylvia Plath ha fin da sempre avuto un animo molto fragile, ma conosciamola meglio.

La poetessa nasce a Boston il 27 ottobre 1932 da genitori tedeschi. A soli 8 anni diventa orfana di padre e vive da sola insieme a sua mamma. Nel 1950 viene ammessa allo Smith College, una prestigiosa università del Massachusetts e nel 1953 si trasferisce a New York per seguire uno stage per una famosa rivista femminile, Mademoiselle. Proprio durante questo periodo, Sylvia Plath, ha la sua prima crisi depressiva. Dopo un periodo di cure che prevedono anche l’elettroshock, ritorna a studiare e si laurea nel 1955. Proprio all’università conosce e si innamora del poeta Ted Huges. L’amore è così travolgente che decidono di sposarsi solo 4 mesi dopo essersi conosciuti. Insieme vivono negli Stati Uniti dove per un periodo lei insegna all’univeristà. Nel frattempo scrive diverse poesie autobiografiche e i due decidono di trasferirsi in Inghilterra. Qui, termina di scrivere il suo primo romanzo La Campana di Vetro, in cui narra la storia di una studentessa che tenta il suicidio, proprio come era successo a lei da giovane. Il romanzo però non viene preso molto in considerazione dagli editori americani e viene accettato solo anni dopo da una casa editrice britannica che lo pubblica nel 1963 con lo pseudonimo di Victoria Lucas. Dopo aver scritto il primo romanzo, Sylvia si dedica alla stesura del secondo, ma nel frattempo scopre che suo marito è un donnaiolo e si separano. La donna va a vivere da sola con i figli, ma fa davvero fatica a sopravvivere per questo ha nuovi episodi di depressione che la portano al suicidio nel 1963.

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