Meno forza e più intelligenza: il lavoratore del futuro è donna

Alla base di questa consapevolezza vi è una ricerca condotta dalla London School of Economics, in combinazione con i dati provenienti dal Bureau of Labor Statistics americano. Secondo questa ricerca, infatti, il mondo del lavoro sta tendendo sempre più alla ricerca di un’empatia innata e di un’intelligenza sociale spiccata, e sempre meno verso una forza muscolare tipicamente maschile.
Per questo motivo le donne, notoriamente più empatiche degli uomini, verranno maggiormente tenute in considerazione per alcuni tipi di ruoli.

Questo risultato dimostra come i lavori manuali saranno sempre meno richiesti e utili, soprattutto perché sostituiti da macchinari industriali di produzione, mentre sempre più necessaria diventa la capacità di instaurare un tipo di lavoro relazionale. Al primo posto tra questo tipo di professioni prettamente miranti all’intelligenza sociale, vi sono il capitalismo intellettuale e la cura della persona. Le figure professionali attualmente più richieste sono: fisioterapisti, traduttori, interpreti, sviluppatori web, esperti statistici, advisor finanziari e terapisti occupazionali.

Sebbene questo sia per lo più un movimento americano, anche in Italia sta prendendo piede lo stesso tipo di richiesta lavorativa, anche se con una lentezza maggiore. La maggior richiesta di una competenza e un’attitudine personale alle relazioni sociali scaturisce primariamente dallo sviluppo enorme della tecnologia e della comunicazione via web. Infatti, mentre internet accorcia le distanze tra esseri umani e macchine, allo stesso tempo le annulla anche tra le persone di paesi diversi e lontani. Questo fa sì che la necessità di essere comunicativi ed incisivi anche attraverso uno schermo di un computer diventi decisivo e fondamentale.

Le collaborazioni tra aziende situate in paesi lontani diventa anche fulcro della necessità di disporre di personale dotato di social intelligence, perché deve essere in grado di creare fiducia, entrando per l’appunto in contatto da un punto di vista empatico. Essendo le donne particolarmente propense a questo tipo di relazioni e di approccio interpersonale, la selezione professionale si rivolgerà sempre più al mondo femminile, o perlomeno, ad un popolo maschile con una spiccata capacità di crare una connessione emotiva intima. Tra le varie richieste del lavoratore del futuro, inoltre, vi è anche la necessità di essere sempre più open minded, conoscere più lingue, avere capacità di innovazione e originalità, oltre che diventare multiculturali per facilitare le dinamiche lavorative.

F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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