Millennials, una generazione social dipendente: chiunque abbia accesso a Internet utilizza regolarmente qualche social network, questo è un dato di fatto.
Persino i bambini in età prescolare sono in grado di reperire su Youtube i video di questo o quel cartone animato. Una percentuale elevatissima di adulti confessa di avere almeno un account, non importa si tratti di Facebook piuttosto che il più serio Linkedin.
Sono proprio i Millennials, però, quelli più presenti sul web. Da uno studio condotto di recente da Blogmeter, società che monitora e analizza i media, è emerso che chi oggi ha un’età compresa tra i 15 e i 35 anni è presente su almeno sette social diversi.
Potrebbe sembrare un dato allarmante se non fosse che le previsioni per il futuro prevedono una netta inversione di tendenza.
L’autorevole giornale inglese sostiene che i Millennials sono oramai stanchi di vivere perennemente connessi e che sono sempre di più i giovani che si allontanano dalla rete o che vorrebbero farlo. Una delle cause principali è la continua esposizione alle offerte commerciali invadenti e fin troppo personalizzate che fanno sentire gli utenti spiati.
Non meno importante è la quasi totale impossibilità di conservare la proprietà esclusiva su foto, video, status e tutto quello che viene regolarmente dato in pasto al web, Facebook in testa. Non è quindi un desiderio di distinguersi o un voler andare per forza contro tendenza, ma una vera e propria esigenza di privacy e serenità, quella che sta spingendo i ragazzi a limitare l’uso di Internet.
Quello che vorrebbero davvero i Millennials è un social network non basato esclusivamente sul profitto, dove poter mantenere il totale controllo sui contenuti. Per la verità ne esistono già alcuni più a misura d’uomo, ma sono troppo poco diffusi per risultare veramente interessanti per gli utenti.
L’alternativa scelta dagli under 35, allora, è semplicemente quella di vivere di più offline per godere il momento presente, la compagnia degli amici e assaporare le esperienze senza il costante filtro di un monitor. La ricetta sembra funzionare; anche se sono molti quelli che hanno dovuto ammettere che spegnere lo smartphone non è facile, tutti concordano sul fatto che alla lunga il gioco vale la candela.
Attività all’aperto, sport, lettura o anche un semplice pomeriggio di shopping tra amici donano un benessere interio re che non è possibile trovare nel mondo virtuale.
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