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Crisi dei 30 anni? Molla tutto e parti per il tuo Gap Year

Perché fare un gap year

Il gap year non è solo un periodo che consente di staccare la spina dalla quotidianità, ma è una delle esperienze di vita più importanti e intense che si possa fare. Viaggiare e conoscere nuovi luoghi e culture aiuta a crescere, ampliare la propria mente, sorpassare i propri limiti, imparare una (o più) lingue straniere e vivere esperienze ed emozioni che si ricorderanno per tutta la vita. Spesso è questo viaggio che fa capire la strada professionale che si vuole percorrere e a volte è proprio il luogo che si è visitato che si trasforma nella nostra nuova casa. E non è assolutamente vero che l’anno sabbatico è fatto solo per i giovanissimi, anzi! Prendersi una pausa dalla carriera lavorativa non può che far bene, soprattutto quando non ne siamo soddisfatti, e poi ci sono troppe esperienze da vivere al di fuori delle mura di un ufficio o prima di metter su famiglia.

Dove andare

Ovviamente la destinazione dipende principalmente dai gusti personali (ad esempio se hai sempre sognato di visitare l’Australia, il Sud America, l’Asia o le grandi metropoli statunitensi) e da quello che si vuole fare e ottenere da questa esperienza: un giro intorno al mondo? Opportunità lavorative? Volontariato? Tra le mete più gettonate negli ultimi anni spiccano l’Australia e la Nuova Zelanda che consentono ai giovani al di sotto dei 31 anni di vivere e lavorare legalmente con il Working Holiday Visa (rinnovabile per un secondo anno), mentre si esplorano paesaggi e metropoli da sogno. Molto in voga anche i viaggi “via terra” nel sud-est asiatico e in sud America, dove spesso si possono anche trovare lavoretti occasionali, ad esempio negli ostelli, utili per rientrare un po’ delle spese del viaggio.

Come organizzare il gap year

Prima di intraprendere un viaggio all’estero di lunga durata è necessario seguire alcuni step. Innanzitutto, se si desidera viaggiare al di fuori dell’Europa, occorre avere un passaporto in corso di validità e un visto d’ingresso che consenta di viaggiare e lavorare (se fa parte dei piani) all’interno del paese prescelto. Ad esempio, i visti vacanza-lavoro o vacanza-studio vanno chiesti sul sito del governo della nazione prescelta o ci si può appoggiare a una delle numerose agenzie che offrono questi servizi. Se invece si intraprende un viaggio prettamente turistico solitamente il visto viene rilasciato all’aeroporto d’arrivo o agli uffici di confine. Infine, il bagaglio: mai troppo carichi, soprattutto se si fa un viaggio con più mete, l’opzione migliore è sicuramente un comodo zaino da backpackers.

F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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