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Paghetta Settimanale: quanto è giusto dare ai miei figli di 7, 12 e 18 anni?

Per quanto appaia ovvio che un bambino non abbia davvero bisogno di soldi, la paghetta settimanale rappresenta un ottimo spunto per insegnargli il valore del denaro. Stabilire quanto dare al proprio figlio dipende principalmente dall’età e conseguentemente da come gestisce la paghetta, in base a quanto risparmia, quanto spende, quanto sperpera o se la termina prima del previsto.
Inoltre, da un lato la paghetta settimanale costituisce anche una sorta di premio per il figlio educato e diligente a scuola, che così si sente giustamente premiato per aver svolto correttamente il suo dovere.
D’altro canto, anziché dare soldi per ogni piccola richiesta, una paghetta prestabilita fissa un totale mensile che non viene superato da somme rilasciate invece all’occorrenza.

Di quanto deve essere la paghetta?

Sotto i 10 anni è sconsigliato dare una paghetta settimanale, perché a quest’età i bambini non hanno ancora acquisito il concetto del denaro e non potrebbero nemmeno spenderlo per il proprio capriccio. Ecco perché a 7 anni sarebbe meglio evitarla, a meno che il bambino non abbia una passione specifica che gli richieda una spesa mirata verso una precisa categoria.
A 12 anni, invece, i bambini iniziano ad entrare nella fascia adolescenziale e le richieste e le esigenze diventano diverse. Possono anche esserci occasioni sociali senza i genitori, pomeriggi al cinema, passeggiate con le amiche per un gelato o altre situazioni che potrebbero innescare il bisogno di una somma di denaro. In questi casi la paghetta settimanale ha invece un valido significato e va data in ragione di 10, massimo 15 euro a settimana.

La paghetta settimanale a 18 anni

Man mano che i bambini diventano ragazzini e iniziano a rapportarsi anche socialmente con l’altro sesso in maniera diversa, il bisogno di soldi si fa sentire sempre di più e verso i 18 anni sarebbe opportuno lasciare una paghetta settimanale di circa 20-25 euro, perché questa è una fascia d’età che comporta l’acquisizione adulta del senso del denaro.
Benché questi siano consigli generalizzati, è sempre opportuno cercare di capire se la paghetta rilasciata a 18 anni sia effettivamente consona alle spese del proprio figlio, sia per evitare di creargli cattive abitudini in senso deficitario o in senso di eccedenza, sia per non creargli disagi.
Inoltre, la paghetta non può che essere un piccolo riflesso dello stato economico familiare, perché dovrà sempre e comunque rispettare le esigenze più importanti qualora lo stipendio sia limitato.
F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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