Il paintball è sicuramente un modo diverso di passare una giornata all’aria aperta ed è un’esperienza divertente e originale.
Nasce come un gioco, ma per alcuni il paintball diventa una passione che sfocia in un vero e proprio campionato amatoriale. Si tratta di un’attività che può essere definita sportiva e giocosa insieme, perché comporta movimento fisico, agilità e capacità di strategia, oltre a tattica di gioco.
Il paintball, infatti, costituisce una sorta di lotta con pistole ad aria compressa, chiamate marker, caricate con palline gelatinose riempite di vernice colorata. Quando un avversario viene colpito, quindi, la vernice rilascia il colore sulla tuta e determina la squalifica temporanea del giocatore per un tempo prestabilito o fino alla partita successiva.
Nonostante si tratti di un gioco sportivo, a oggi si riconoscono diverse competizioni agonistiche e campionati amatoriali, sia nazionali che internazionali. A dispetto delle apparenze il paintball è una pratica sportiva sicura e completamente innocua per i partecipanti.
Nel 2017 il campionato amatoriale di paintball si è disputato in Sicilia in diverse tappe nel mese di giugno, mentre il 15 ottobre si è svolto un altro evento ad Acate, presso il War Game Paintball Acate.
Dopo una regolare iscrizione e l’acquisizione del completo equipaggiamento – rappresentato da abbigliamento, maschera e marcatore – le squadre appartenenti alle sei associazioni si sono battute sul campo per l’intera giornata, al termine della quale è stata proclamata la squadra vincitrice.
Il torneo solitamente si compone di tre match, in cui le squadre si sfidano divise in gironi per 5 minuti di tempo complessivi. Nella modalità di gioco è prevista la conquista della base, tappa indispensabile per ottenere i punti necessari alla vittoria.
Tutti i giocatori devono indossare la maschera durante il match, che non può essere tolta per nessun motivo, pena l’esclusione del giocatore. Ogni marcatura di vernice del paintball comporta l’esclusione del giocatore, indipendentemente dalla parte del corpo colpita.
Gli schizzi e i colpi non esplosi non vengono considerati validi e non comportano quindi l’espulsione del partecipante. I giocatori colpiti devono gridare la parola colpito mentre escono dal campo dalle corsie di sicurezza, senza comunicare con i rimanenti della propria squadra.
I giocatori che cancellano la propria marcatura o che non dichiarano la propria eliminazione vengono espulsi e determinano una penalità variabile alla propria squadra. Se un partecipante non riesce a distinguere uno schizzo da una marcatura può chiedere il check all’arbitro che valuterà la situazione.
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