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Pasta, perché mangiarla?

Mangiare la pasta è un piacere a cui pochi sanno rinunciare. In effetti, perché mai dover eliminare questo piatto dalle vostre tavole? Ecco cinque motivi per non farlo.

Non è vero che fa ingrassare

Leggende metropolitane dicono che la pasta faccia ingrassare ma non è affatto vero. È il condimento a fare la differenza! Cucinare un piatto di pasta (di circa 80 grammi) e condirlo con della verdura o del pomodoro è quanto di più salutare possa esserci.

I carboidrati della pasta hanno un basso indice glicemico e ciò indica che il glucosio viene assorbito in maniera lenta, ideale anche per i diabetici. Il consiglio è di aggiungere l’olio solo a crudo ed evitare di friggere cipolla, aglio o qualsiasi altro ingrediente per preservarne la leggerezza.

Siete stressati? Mangiate pasta

Se siete sotto stress vi sarà utile sapere che la pasta contiene vitamine B, alleate per ridurre i sintomi da stress e stimolare il sistema nervoso a produrre la serotonina: l’ormone del buonumore!

E a proposito del buonumore, grazie alla serotonina riuscirete a controllare meglio la fame e gli attacchi di fame nervosa. In poche parole, non rinunciate alla pasta per dimagrire perché potreste addirittura ingrassare in preda alla fame.

Vuole bene al vostro cuore

La pasta è un’alleata del sistema circolatorio in quanto mantiene basso il livello di trigliceridi presente nel circolo ematico. Il vostro cuore ne beneficerà così come le vostre arterie, allontanando lo spauracchio di patologie come ictus e infarti.

Nemica dell’Alzheimer

Il morbo di Alzheimer comporta una rapida degenerazione delle cellule celebrali. Per prevenire questa patologia, la pasta è ottimale. Sono molti gli studi ad aver appurato che una dieta povera di grassi animali e con un piatto di pasta quotidiana sia da preferire per non incidere negativamente nei confronti della patologia.

Nessun nutrizionista ti proibirà la pasta

Nessun dietologo o nutrizionista concorda nell’eliminare la pasta da un regime dietetico bilanciato e salutare perché non ce n’è alcun motivo. Anche in casi di dieta ipocalorica è necessario avere la pasta nel piano settimanale per beneficiare dei suoi nutrienti.

L’importante è prediligere farine integrali e non raffinale ed evitare ricette troppo grasse. Ad esempio, l’utilizzo di pancetta, panna, salumi o altri ingredienti ipercalorici. Il consiglio è utilizzare molta verdura come pomodori, zucchine, zucca e legumi, così da massimizzare i principi nutrizionali del pasto.

F Rocchi

F. Rocchi è un redattore specializzato in lifesyle e si è laureato in pubblicità e relazioni pubbliche all’Università Statale di Milano. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze di moda, adora le serie tv e la buona cucina.

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