Ultima modifica 05/06/2023 11:07:21
Pellicce, no grazie. Svolta storica per Donatella Versace

Pellicce, no grazie. Svolta storica per Donatella Versace!

Sempre più persone decidono di non acquistare pellicce per una scelta etica e oggi anche Donatella Versace ha aderito pienamente a questo fenomeno.

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Basta alle pellicce

Cosa hanno in comune Gucci, Versace, Tommy Hilfiger, Tom Ford, Ralph Lauren, Calvin Klein e Michael Kors? Che sono importanti brand nel settore della moda e che hanno deciso di non produrre più pellicce. La decisione di Versace ha ricevuto un riscontro ancor maggiore in quanto il marchio è da sempre stato un grande fan della categoria e delle pelli in generale.

Nel corso degli anni, collezione dopo collezione, c’è sempre stato un capo iconico realizzato con tessuti di origine animale e questo cambiamento di regime ha un valore simbolico ancora più forte. Versace decide di cambiare pagina ma non solo. Il suo obiettivo è dare il buon esempio e convincere gli altri stilisti a optare per tessuti sintetici.

Il brand infatti, continuerà a produrre pellicce ma solo quelle ecologiche. In una recente intervista Donatella Versace ha dichiarato che, in passato, ha posseduto tante pellicce vere ma che oggi non sente più l’esigenza di uccidere animali per fare moda.

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Certo, non esattamente una dichiarazione romantica ma che si differenzia per la sua concretezza. La speranza è che migliaia di fashion victim seguano il suo consiglio e dicano addio alle pellicce vere.

Cosa dice la Peta

Il fenomeno “No Fur” vuole sensibilizzare la società a non fare uso di pellicce  e la PETA combatte da anni affinché le persone capiscano cosa si nasconde dietro l’utilizzo di questo capo d’abbigliamento così pregiato e ricercato. PETA sta per “People for the Ethical Treatment of Animals” ovvero un’associazione animalista di livello internazionale.

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Pellicce, no grazie. Svolta storica per Donatella Versace

Dopo la dichiarazione di Donatella Versace, Mimi Bekhechi, direttore dei programmi internazionali di PETA USA, ha accolto positivamente la notizia. A proposito della stilista, ha infatti ricordato diverse incursioni e proteste degli animalisti durante le sfilate del marchio. Bekhechi ha inoltre sottolineato quanto fosse importante che un altro nome come Versace si unisse alla loro campagna No Fur, auspicando che lo stesso trattamento venga adottato anche per l’utilizzo di materiali come pelle e cuoio.

La maison italiana non ha ancora risposto alla frecciatina ma si spera che ben presto tutte le case di produzione scelgano tessuti sintetici piuttosto che animali. Anche altre aziende low cost o molto note come H&M, Nike e Benetton hanno deciso di sostenere il fenomeno No Fur sensibilizzando i propri clienti e indirizzandoli verso l’acquisto di prodotti etici.

Proprio come ha fatto Donatella Versace, molti stilisti si stanno rendendo conto che questo è il momento giusto per scegliere di abbandonare i metodi di produzione arcaici e seguire le nuove tendenze eco-friendly.

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