Pressione alta
Carenza diffusa ma sottovalutata, il deficit di vitamina D è correlato a una lunga serie di disturbi e malattie, tra cui la pressione alta.
Secondo uno studio effettuato dal team di ricerca della University of South Australia e pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology, esiste un collegamento tra pressione alta e carenza di vitamina D.
È stata, infatti, condotta un’indagine genetica su oltre 140.000 persone di origine europea e si è constatato non solo che a seconda di un particolare gene si osservano dosi di concentrazioni di vitamina D differenti, ma anche che all’aumento di quest’ultima è correlata una diminuzione della pressione arteriosa, che porta a una riduzione dell’8% il rischio di ipertensione.
L’ipertensione è la prima causa di altre patologie cardiache, dato che una pressione sanguigna elevata provoca uno stress elevato dei vasi sanguigni. Le conseguenze, a lungo andare, possono essere drammatiche: infarti, ictus, scompensi, ingrossamento del cuore e insufficienza renale.
Non allarmatevi, però, la pressione alta nella maggior parte dei casi si può prevenire seguendo un’alimentazione sana, praticando sport ed evitando malsane abitudini come il fumo e l’abuso di alcool. Inoltre, dato che l’ipertensione spesso nelle sue fasi iniziali non dà sintomi, è importante controllare regolarmente i livelli di pressione arteriosa.
Nel caso in cui dovessero risultare anomalie, il vostro medico vi potrà prescrivere degli esami d’approfondimento ed eventualmente una terapia per mantenere i livelli nel range ottimale.
Il deficit di vitamina D è una carenza molto diffusa quanto subdola, ignorata non solo da gran parte della popolazione ma anche dai medici stessi, spesso non sufficientemente aggiornati a riguardo. In realtà sono moltissime le persone ad esser carenti di questa importante vitamina che viene prodotta dall’organismo attraverso l’esposizione al sole, non solo perchè si trascorre sempre meno tempo all’aria aperta ma anche per via dell’alto tasso di inquinamento che ne ostacola l’assorbimento.
Oltre alla pressione alta, la carenza di vitamina D può pregiudicare la salute dell’apparato scheletrico e favorire l’insorgenza di malattie metaboliche e autoimmuni, ma anche causare stanchezza cronica, mancanza di concentrazione e depressione. Il consiglio è quello di controllare con un semplice esame del sangue i livelli di vitamina D presenti, cosicchè il vostro medico possa prescrivervi un integratore se necessario.
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