Hollywood mai più come prima: una pioggia di accuse a sfondo sessuale, che segnano una linea di non ritorno nel mondo dello spettacolo si è abbattuta sul mondo dorato del cinema con lo scandalo Weinstein.
Il potentissimo produttore cinematografico Harvey Weinstein è stato infatti accusato da decine di attrici di molestie sessuali e di atti di prevaricazione al fine di ottenere una parte in un film.
Una caduta dall’Olimpo di Hollywood senza possibilità di ritorno che è culminata con l’allontanamento dalla società da lui stesso fondata. Weinstein è conosciuto nel mondo dello star system per aver realizzato assieme al fratello film importanti come Shakespeare in Love, The Iron Lady, ed essere tra i fondatori della Miramax.
Tra le tante attrici, Ashley Judd e la nostra Asia Argento hanno finalmente confessato il fatto di avere subito delle violenze, sia fisiche che psicologiche. Un coming out che ha fatto parlare dello scandalo Weinstein anche in Italia. Un diario segreto svelato che ha dato l’opportunità di discutere su fatti quotidiani che accadono non solo nel mondo blasonato del cinema, ma anche tra le mura domestiche.
Asia ha aperto una ferita non rimarginata: molti artisti, come la collega Meryl Streep, l’hanno supportata, definendo delle eroine le donne che sono riuscite a parlare. Si è arrivati però anche a snaturare il problema e pensare che fosse solo un’operazione pubblicitaria, una trovata dell’Argento per far parlare di sè.
Lo scandalo Weinstein ci fa riflettere su questioni importanti e su come sia delicata questa questione: un semplice complimento può diventare un gesto molesto? Qual è il confine tra adulazione, approvazione e crimine? Si può fare della violenza psicologica senza toccare le persone? Anche lo stalking può definirsi una forma di prepotenza, di aggressività verso l’individuo.
Asia Argento è un personaggio pubblico, attrice, sceneggiatrice, figlia d’arte… si parla di lei e spesso è in pasto ai giornali e ai media. E le persone comuni? Cosa possono fare?
Ci sono dei centri specializzati per questioni di molestie, dove trovare supporto psicologico e uscire da un disagio che sembra insanabile.
Sono accadimenti difficili, a volte anche indimenticabili. Una violenza fisica è un’esperienza che si ricorda per tutta la vita, un disagio permanente, un timbro indissolubile sulla pelle. Un tatuaggio che non ci piace, una cicatrice che non va via.
Prima di tutto è importante parlarne, riconoscere di aver dovuto subire delle molestie e non minimizzare l’accaduto, avere del supporto emotivo e cognitivo, e sapere che non si è soli.
Non solo Asia ma anche altre attrici hanno dichiarato di aver vissuto delle problematiche dello stesso genere.
Ciò che conta è non fare le star: innanzitutto ammettere quello che è successo, sarà la partenza per un dialogo, un dibattito e una consapevolezza maggiore.
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