Squid Game, la vera storia della bambola
Tutto quello che c’è da sapere su Squid Game e la bambola
Questa serie tv composta da 9 episodi è stata pubblicata sulla piattaforma streaming Netflix lo scorso 17 ottobre e oggi è una delle più viste negli ultimi anni. L’intera serie è frutto dell’immaginazione del regista, ma alcuni degli espedienti utilizzati in scena sono reali. Ricca di elementi iconici, tra cui le figure geometriche protagoniste di quasi tutte le scene, le divise rosse delle guardie e le tute verdi dei concorrenti, ce n’è uno che spicca in particolare, ovvero l’enorme bambola protagonista del primo episodio. In quest’ultimo viene illustrato il primo gioco a cui devono partecipare i concorrenti, il gioco del calamaro, meglio noto agli italiani come un, due, tre stella. Quello che può essere scambiato per un semplice gioco per bambini, in questa serie è un vero e proprio incubo per i partecipanti. Proprio come avviene nel classico gioco, la bambola è di spalle e quando termina di cantare un’inquietante canzoncina, si gira e attraverso dei sensori di movimento posizionati negli occhi, elimina letteralmente i partecipanti che si sono mossi.
La vera storia della bambola di Squid Game
A spiegare la vera storia di questa bambola è stata la modella e attrice Jung Ho-yeong che nella serie interpreta una delle protagoniste Sae-byeok. La bambola assassina di Green Light, ovvero Red Light non è altro che la riproduzione di uno dei personaggi presenti sui testi scolastici per bambini, Younghee. Questo personaggio iconico degli anni ’70-’80 è molto noto ai bambini cresciuti in quegli anni ed è stato anche protagonista di una pellicola cinematografica di qualche anno fa e citato in una canzone dei Seventeen.
La bambola gigante di Squid Game esiste davvero
Non tutti sanno che la bambola di Squid Game esiste davvero e che si trova in un villaggio a sud di Seoul. Si tratta di una grande statua posizionata all’ingresso di un museo di carrozze. I produttori della serie l’hanno presa in prestito per qualche settimana per girare le scene e poi è tornata al suo posto, ma con un dettaglio piuttosto inquietante: la mano destra mancante. Inoltre, Netflix ha creato una riproduzione della bambola e posizionata all’esterno di un centro commerciale nelle Filippine e funziona come un semaforo pedonale: quando è verde canta la spaventosa canzoncina; mentre quando è rosso, si illumina di rosso e smette di cantare. Qualora qualche impavido pedone decida di attraversare comunque, la bambola segnala l’infrazione e comunica la sua “eliminazione”.