OPEN è il progetto che supera il concetto di genere. La Fortezza dal Basso ospita anche quest’anno la nuova sezione Open, dedicata al ‘genderless’, ossia la moda che non tiene conto del genere e che si concentra sul concetto di vestibilità unisex, raggruppando sotto un unico cappello marchi che reinventano la camicia attraverso l’utilizzo di materiali inconsueti e proporzioni inedite, come ShirtStudio (il cui capo di punta è la ShirtJacket, unione tra giacca e camicia per un look casual chic adatto ad ogni occasione), o che lavorano sull’utilizzo degli accessori, come Ramisu e le sue sciarpe etiche, o gli elementi in pelle di Andrea Incontri.
PROGETTO GENERATION AFRICA: si accendono i riflettori sul continente africano! La collezione è basata su capi squadrati ed asimmetrici. Puntano su modelli sartoriali dai toni vivaci e caratterizzati da stampe etniche africane: una collezione essenziale ed estremamente pulita, caratterizzata da tessuti altamente innovativi.
INTERNATIONAL WOOKMARK PRIZE: per la prima volta a Firenze un premio che celebra l’eccellenza stilistica nell’utilizzo della più importante fibra naturale, al quale concorrono 6 designers che lavorano la lana Merino australiana. Per il vincitore sono in palio 100.000 Dollari australiani e la possibilità di mettere in vendita la propria collezione all’interno di diversi negozi in tutto il mondo.
PITTI ITALICS: non può mancare il progetto della fondazione Pitti Discovery a supporto dei fashion designers emergenti che lavorano e producono in Italia. I selezionati quest’anno sono Federico Curradi e Vittorio Branchizio, che presentano i loro capi presso la Dogana di Via Valfonda. Curradi ha collaborato per diverso tempo con Ermanno Scervino, Cavalli e Iceberg. Branchizio si è fatto notare tempo fa per le innovazioni nel campo della maglieria artigianale.
THE LATEST FASHION BUZZ: un evento particolare che ospita la collezione di diversi designer internazionali particolarmente creativi ed innovativi nel mondo del menswear.
PITTI GENERATION: è il tema guida di Pitti Uomo 2016, basato sul concetto di simultaneità generazionale nell’abbigliamento e nello stile di vita. L’idea che l’età anagrafica sia sempre più un puro stato mentale e che l’estetica possa spaziare dal jeans alle barbe vittoriane, a qualsiasi età.
NEW MAKERS: anche gli artigiani del futuro segnano la nuova edizione di Pitti Uomo, con la loro cura per il dettaglio e le lavorazioni artigianali che li caratterizzano, anche all’interno di aziende affermate che hanno accolto questa tendenza confermata, basata sui valori del passato ma con una visione innovativa.
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