Tonya e Domenico volontari della Protezione Civile, si sono incontrati ed innamorati fra le macerie di Amatrice, hanno coronato il loro amore con il matrimonio. Ecco cosa hanno raccontato.
La storia di questi ragazzi ha commosso l’Italia e anche dato un motivo di speranza in più a tutti, anche ai superstiti del terremoto che ha colpito soprattutto Amatrice il 24 agosto 2016. Molti sono stati i volontari e i professionisti che si sono stretti nella solidarietà e hanno vissuto anche per mesi nelle zone colpite dal sisma.
Tonya Giosa e Domenico Di Capua, entrambi volontari della Protezione Civile si sono proprio conosciuti ed innamorati ad Amatrice, prestando servizio alla popolazione.
Il loro primo incontro risale al 10 settembre 2016, dove nel campo allestito dalla Protezione Civile di Saletta, frazione di Amatrice, si sono scambiati il primo sguardo.
I ragazzi sono entrambi originari della provincia di Potenza, precisamente di due paesini non molto distanti e casualmente si sono trovati ad Amatrice. Per Tonya era la prima esperienza come volontaria, Domenico invece aveva già prestato aiuto dopo il sisma del 2012 in Emilia Romagna.
Ad Amatrice si sono dovuti confrontare soprattutto con l’immenso dolore delle persone. Tonya e Domenico in pochissimo tempo si sono innamorati e ritrovati complici al primo sguardo, in una situazione davvero drammatica e concitata.
“Quei sette giorni per noi sono stati come due anni di frequentazione, in quelle condizioni vedi l’altro a nudo, senza ripari, senza abiti ricercati, nella sua vera essenza”. Queste sono le parole di Domenico pubblicate da La Repubblica.
Tonya invece confessa di aver avuto un crollo emotivo dopo i primi giorni e ricorda le parole di un anziano che le raccontava ciò che aveva vissuto durante il sisma. La ragazza confessa d’aver avuto necessità di un abbraccio e non ha avuto dubbi: ha cercato conforto in Domenico.
“Quando l’ho vista così persa, fragile davanti a tanta sofferenza, l’ho abbracciata forte e ho capito di amarla” dice lui. Tonya e Domenico vogliono sensibilizzare tutti e per le loro nozze hanno scelto bomboniere realizzate con materiali recuperati dalle macerie.
I due innamorati vogliono sottolineare l’importanza del loro lavoro e chiedono agli italiani di fare ancora beneficenza. Si dichiarano ancora pronti ad intraprendere la strada del volontariato, che di fatto non hanno mai lasciato.
Certo, affermano che ci vuole un carattere forte in situazioni drammatiche come quelle del terremoto, ma è un’esperienza che lascia un bagaglio emotivo non indifferente, nel bene e nel male.
Sono molte le iniziative tuttora promosse a favore di Amatrice, eventi e raccolte fondi ai quali tutti possono partecipare come le cene a base di pasta all’amatriciana, il cui ricavato sarà devoluto ai comuni colpiti dal terremoto.
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