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Nel mondo degli allenamenti a basso impatto amati dalle It-girls, spiccano yoga e pilates. Sebbene condividano risultati simili (core più forte, muscoli più tonici, ecc.), le due discipline si differenziano notevolmente nella pratica. La scelta tra le due dipende da vari fattori. Considerate attentamente prima di impegnarvi nel ‘cane a testa in giù’ giornaliero o in un corso di pilates.
Secondo la dottoressa Melissa Leber, direttrice del dipartimento di medicina sportiva d’urgenza presso il Mount Sinai Health System di New York, il pilates è un tipo di allenamento a basso impatto focalizzato sul rafforzamento del core, ossia l’area tra la parte inferiore del busto e il margine inferiore del bacino. Praticato su tappetino o macchina a scorrimento senza elettricità (reformer pilates), è stato ideato da Joseph Pilates (1883-1967), artista circense e pugile tedesco.
Gli esercizi, basati su movimenti lenti e controllati, hanno lo scopo di tonificare il corpo. Secondo la dottoressa Leber, il pilates apporta notevoli benefici alla salute, essendo un esercizio di rafforzamento che sfrutta il peso corporeo come resistenza. Contribuisce a prevenire lesioni e può servire come forma di riabilitazione per le lesioni croniche. Essendo a basso impatto, è particolarmente vantaggioso per le articolazioni.
Nonostante il pilates possa essere praticato autonomamente a casa, la dottoressa Leber sottolinea l’importanza di avere un istruttore per garantire la corretta esecuzione degli esercizi. Questi possono essere adattati alle esigenze individuali e alle capacità fisiche del praticante, con particolare attenzione a chi ha problemi alla schiena o lesioni al core. La dottoressa Leber indica che i risultati possono variare, ma sviluppare pienamente la forza del core richiede tempo, con la chiave del successo nella costanza e nella gradualità, potendo richiedere anche un anno.
Il termine “yoga” ha origine dalla parola sanscrita yuj, che significa “aggiogare” o “unire”. Secondo Sudha Nair, esperta di yoga e responsabile del benessere presso il Four Seasons Nam Hai di Hội An, Vietnam, lo yoga è una pratica che collega corpo, mente e spirito all’io individuale e alla coscienza universale.
La pratica regolare dello yoga offre diversi benefici, tra cui maggiore flessibilità, resistenza e forza fisica. Tuttavia, Nair sottolinea che lo yoga va oltre l’aspetto fisico e può contribuire positivamente alla salute mentale. Definendolo una disciplina diversificata che coinvolge vari livelli di coscienza, Nair evidenzia che attraverso la meditazione e le pratiche di respirazione, lo yoga può alleviare lo stress, l’ansia e migliorare la qualità del sonno. Alcune posizioni yoga, aggiunge l’esperta, possono contribuire a ridurre l’infiammazione, migliorare la salute cardiovascolare, abbassare la pressione sanguigna e rafforzare il sistema immunitario. In ultima analisi, la pratica dello yoga consente di rallentare il ritmo della vita, offrendo un’opportunità di comprensione più profonda di sé stessi.
La distinzione fondamentale tra pilates e yoga emerge nei loro movimenti. Secondo Leber, lo yoga si caratterizza per un ritmo più lento, richiedendo il mantenimento prolungato di posizioni specifiche. Il pilates, al contrario, adotta un ritmo più dinamico, concentrandosi sulla ripetizione di esercizi a basso impatto per stimolare i muscoli centrali. Un’altra variazione rilevante si riscontra nell’approccio mente-corpo: lo yoga integra la meditazione e la spiritualità, promuovendo il benessere mentale, aspetto non presente nel pilates.
Sebbene entrambe le pratiche siano impegnative, Leber suggerisce che per chi inizia con una forma fisica meno allenata, lo yoga potrebbe risultare più accessibile. Il pilates, orientato soprattutto alla costruzione della forza del core, può essere più dinamico e generare risultati più veloci. Indipendentemente dalla scelta tra pilates e yoga, la costanza è fondamentale, con Leber raccomandando almeno tre mesi di pratica continua per sperimentare appieno i benefici.
Non esiste una risposta diretta. La scelta tra yoga e pilates dipende da vari fattori, tra cui gli obiettivi di allenamento desiderati. Secondo Leber, chi cerca un ritmo più tranquillo e vuole dedicare tempo alla salute mentale dovrebbe optare per lo yoga. Chi, invece, è attratto da un allenamento dinamico focalizzato sulla forza del core troverà nel pilates la disciplina più adatta. La chiave del successo, comunque, è la costanza. Leber consiglia di optare per la disciplina che può essere praticata con la guida di un istruttore o allenatore capace di motivare e sostenere nella perseveranza. Alla fine, è il lavoro a lungo termine a garantire i massimi benefici.
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